Adorazione Eucaristica
aprile 2021
Sognare insieme
ll Santo Padre esordisce, nella Lettera Enciclica “Fratelli tutti”, condividendo ed invitando tutti noi a sognare insieme una fratellanza universale, a non rinunciare ai sogni ma a metterli in atto insieme. Questi sogni si basano sul desiderio dei diritti fondamentali possibili a tutti. In questa adorazione, preghiamo per coloro che rischiano la vita lottando per i diritti fondamentali nelle dittature, nei regimi autoritari e persino nelle democrazie in crisi. Invochiamo il Suo aiuto, che ci indichi la via perché tutti si possa vivere nella pace e nella dignità riconosciuta ad ogni essere umano.
Canto: Io ti seguirò (RnS)
Mostrami la via per seguire Te,
apri i miei occhi Gesù,
donami la forza per camminare
sulla via che hai tracciato per me.
La tua croce, o Dio, amerò
e con Te nel mondo la porterò,
o Signore mia vera libertà,
se con me sarai io ti seguirò.
Mostrami la via per raggiungere Te
Venga il tuo Spirito il me,
domani la grazia per rimanere
sulla via che mi porta a Te.
La tua croce, o Dio, amerò
e con Te nel mondo la porterò,
o Signore mia vera libertà,
se con me sarai io ti seguirò.
Ti seguirò, ti seguirò, ti seguirò.
La tua croce, o Dio, amerò
e con Te nel mondo la porterò,
o Signore mia vera libertà,
se con me sarai io ti seguirò.
Ti seguirò,
ti seguirò, ti seguirò, ti seguirò…
Dal Vangelo di Giovanni 8, 1-11
Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. Ma all’alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”. Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?”. Ed essa rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù le disse: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”.
Dal discorso di Papa Francesco al Corpo Diplomatico presso la Santa Sede, 8 gennaio 2018
Per la Santa Sede, parlare di diritti umani significa anzitutto riproporre la centralità della dignità della persona, in quanto voluta e creata da Dio a sua immagine e somiglianza. Lo stesso Signore Gesù, guarendo il lebbroso, ridonando la vista al cieco, intrattenendosi con il pubblicano, risparmiando la vita dell’adultera e invitando a curare il viandante ferito, ha fatto comprendere come ciascun essere umano, indipendentemente dalla sua condizione fisica, spirituale o sociale, sia meritevole di rispetto e considerazione. Da una prospettiva cristiana vi è dunque una significativa relazione fra il messaggio evangelico e il riconoscimento dei diritti umani, nello spirito degli estensori della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Tali diritti traggono il loro presupposto dalla natura che oggettivamente accomuna il genere umano. Essi sono stati enunciati per rimuovere i muri di separazione che dividono la famiglia umana e favorire quello che la dottrina sociale della Chiesa chiama sviluppo umano integrale, poiché riguarda la promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo […] fino a comprendere l’umanità intera. Una visione riduttiva della persona umana apre invece la strada alla diffusione dell’ingiustizia, dell’ineguaglianza sociale e della corruzione. A settant’anni di distanza, duole rilevare come molti diritti fondamentali siano ancor oggi violati. Primo fra tutti quello alla vita, alla libertà e alla inviolabilità di ogni persona umana. Non sono solo la guerra o la violenza che li ledono. Nel nostro tempo ci sono forme più sottili: penso anzitutto ai bambini innocenti, scartati ancor prima di nascere; non voluti talvolta solo perché malati o malformati o per l’egoismo degli adulti. Penso agli anziani, anch’essi tante volte scartati, soprattutto se malati, perché ritenuti un peso. Penso alle donne, che spesso subiscono violenze e sopraffazioni anche in seno alle proprie famiglie. Penso poi a quanti sono vittime della tratta delle persone che viola la proibizione di ogni forma di schiavitù. Quante persone, specialmente in fuga dalla povertà e dalla guerra, sono fatte oggetto di tale mercimonio perpetrato da soggetti senza scrupoli?
Canone Nada te turbe (Taizé)
Nulla ti turbi, nulla ti spaventi, chi ha Dio niente gli manca,
nulla ti turbi, nulla ti spaventi, solo Dio basta.
Interiorizzazione: Dalla Lettera Enciclica “Fratelli tutti”, n. 2
Molte volte si constata che, di fatto, i diritti umani non sono uguali per tutti. Il rispetto di tali diritti è condizione preliminare per lo stesso sviluppo sociale ed economico di un Paese. Quando la dignità dell’uomo viene rispettata e i suoi diritti vengono riconosciuti e garantiti, fioriscono anche la creatività e l’intraprendenza e la personalità umana può dispiegare le sue molteplici iniziative a favore del bene comune. Ma osservando con attenzione le nostre società contemporanee, si riscontrano numerose contraddizioni che inducono a chiederci se davvero l’eguale dignità di tutti gli esseri umani, solennemente proclamata 70 anni or sono, sia riconosciuta, rispettata, protetta e promossa in ogni circostanza. Persistono oggi nel mondo numerose forme di ingiustizia, nutrite da visioni antropologiche riduttive e da un modello economico fondato sul profitto, che non esita a sfruttare, a scartare e perfino ad uccidere l’uomo. Mentre una parte dell’umanità vive nell’opulenza, un’altra parte vede la propria dignità disconosciuta, disprezzata o calpestata e i suoi diritti fondamentali ignorati o violati. Che cosa dice questo riguardo all’uguaglianza di diritti fondata sulla medesima dignità umana?
Invocazioni dal Salmo 71, 1-6. 10-16
e Canone Bonum est confidere (Taizé)
Bonum est confidere in Domino,
bonum sperare in Domino
In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.
Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Bonum est confidere…
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio,
dal pugno dell’uomo violento e perverso.
Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno:
a te la mia lode senza fine.
Bonum est confidere…
Contro di me parlano i miei nemici,
coloro che mi spiano congiurano insieme
e dicono: «Dio lo ha abbandonato,
inseguitelo, prendetelo: nessuno lo libera!».
O Dio, da me non stare lontano:
Dio mio, vieni presto in mio aiuto.
Siano svergognati e annientati quanti mi accusano,
siano coperti di insulti e d’infamia
quanti cercano la mia rovina.
Io, invece, continuo a sperare;
moltiplicherò le tue lodi.
La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza,
che io non so misurare.
Verrò a cantare le imprese del Signore Dio:
farò memoria della tua giustizia, di te solo.
Bonum est confidere…
Preghiera di Papa Francesco in “Fratelli tutti”
Dio nostro, Trinità d’amore,
dalla potente comunione della tua intimità divina
effondi in mezzo a noi il fiume dell’amore fraterno.
Donaci l’amore che traspariva nei gesti di Gesù,
nella sua famiglia di Nazaret e nella prima comunità cristiana.
Concedi a noi cristiani di vivere il Vangelo
e di riconoscere Cristo in ogni essere umano,
per vederlo crocifisso nelle angosce degli abbandonati
e dei dimenticati di questo mondo
e risorto in ogni fratello che si rialza in piedi.
Vieni, Spirito Santo! Mostraci la tua bellezza
riflessa in tutti i popoli della terra,
per scoprire che tutti sono importanti,
che tutti sono necessari, che sono volti differenti
della stessa umanità amata da Dio. Amen.