ADORAZIONE SETTEMBRE 2023

Adorazione eucaristica di settembre 2023 a cura di Silvia Paradiso per Rete Mondiale di Preghiera del Papa-AdP.

Per le persone che vivono ai margini

Noi ti supplichiamo

Canto di esposizione: Adoro Te (RnS)

Sei qui davanti a me, o mio Signore, sei in questa brezza che ristora il cuore
Roveto che mai si consumerà, presenza che riempie l’anima

RIT. Adoro Te, fonte della vita. Adoro Te, Trinità infinita
I miei calzari leverò su questo santo suolo. Alla presenza Tua mi prostrerò

Sei qui davanti a me o Mio Signor. Nella Tua grazia trovo la mia gioia
Io lodo, ringrazio e prego perché il mondo ritorni a vivere in Te

G: Adorando il Signore presente in mezzo a noi nel Suo Corpo, vogliamo pregare, secondo le intenzioni del Santo Padre, per le persone che vivono ai margini della società, in condizioni di vita disumane, perché non siano dimenticate dalle istituzioni e non siano mai considerate scarti.

Dal libro del Deuteronomio (15,7-11)

Se vi sarà in mezzo a te qualche tuo fratello che sia bisognoso in una delle tue città del paese che il Signore tuo Dio ti dà, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso; anzi gli aprirai la mano e gli presterai quanto occorre alla necessità in cui si trova. Bada bene che non ti entri in cuore questo pensiero iniquo: è vicino il settimo anno, l’anno della remissione; e il tuo occhio sia cattivo verso il tuo fratello bisognoso e tu non gli dia nulla; egli griderebbe al Signore contro di te e un peccato sarebbe su di te. Dagli generosamente e, quando gli darai, il tuo cuore non si rattristi; perché proprio per questo il Signore Dio tuo ti benedirà in ogni lavoro e in ogni cosa a cui avrai messo mano.Poiché i bisognosi non mancheranno mai nel paese; perciò io ti dò questo comando e ti dico: Apri generosamente la mano al tuo fratello povero e bisognoso nel tuo paese.

Dagli Atti degli apostoli (10,34-35)

Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto». 

(silenzio e riflessione personale)

G: Preghiamo a cori alterni il salmo 9 cantando il ritornello: Bonum est confidere in Domino, bonum sperare in Domino

Il Signore sarà un riparo per l’oppresso,
in tempo di angoscia un rifugio sicuro.
Confidino in te quanti conoscono il tuo nome,
perché non abbandoni chi ti cerca, Signore.

Sorgi, Signore, alza la tua mano,
non dimenticare i miseri.
 Perché l’empio disprezza Dio
e pensa: «Non ne chiederà conto»?

Eppure tu vedi l’affanno e il dolore,
tutto tu guardi e prendi nelle tue mani.
A te si abbandona il misero,
dell’orfano tu sei il sostegno.

Da alcuni scritti di Giorgio La Pira (1951)

Una volta, quando ero più giovane, magari facevo delle preghiere più lunghe e più belle, più affettuose al Signore; ed anche un esame di coscienza più approfondito e più acuto, ma sempre su cose che riguardavano me, in certo modo: se avevo pregato Dio, se avevo detto qualche parola poco delicata nei confronti di un amico. Adesso sono diventato di una coscienza dura, perché ormai mi stizzisco dalla mattina alla sera, ed anche mi arrabbio. E la sera affiora nel mio esame di coscienza questa popolazione che aspetta di avere la casa, di avere il lavoro dal quale dipende la sua vita fisica e spirituale, o di avere la streptomicina. Dico: “Signore, perdonatemi che mi arrabbio”, tuttavia resta quell’altra cosa nella mia coscienza. E capisco che, effettivamente, se avessi esercitato più amore e più intelletto nel ricercare gli strumenti, forse avrei dovuto aver qualche occupato di più, qualche casa di più e qualche medicina di più e qualche consolazione di più. Quindi questo esame di coscienza si sposta da me agli altri. Ho capito che il cristianesimo è storia e geografia.

Il Vangelo parla chiaro: nella scelta fra i ricchi ed i poveri; fra i potenti ed i deboli; fra gli oppressori e gli oppressi; fra i licenzianti ed i licenziati; fra coloro che ridono e coloro che piangono; la nostra scelta non ha dubbi: siamo decisamente pei secondi. E il perché è evidente: perché dove c’è un povero calpestato, dove c’è un debole percosso, dove c’è un oppresso, offeso, dove c’è uno che soffre, ivi c’è il Signore: e dove c’è il Signore ivi siamo noi! E fermamente.

(silenzio e riflessione personale)

Litanie degli scartati

G: Vogliamo fare nostre, nella preghiera e nella vita, le parole di papa Francesco: “per favore, guardiamo negli occhi gli scartati che incontriamo, lasciamoci provocare dai visi dei bambini, figli di migranti disperati. Lasciamoci scavare dentro dalla loro sofferenza per reagire alla nostra indifferenza; guardiamo i loro volti, per risvegliarci dal sonno dell’abitudine!” (Angelus 8/12/2021). Per loro preghiamo insieme:

Dio che non fai preferenze di persone          noi ti supplichiamo

Cristo scartato amico dei peccatori                noi ti supplichiamo

Spirito Santo consolatore degli ultimi           noi ti supplichiamo

Per i bambini denutriti morti per fame e per quelli affogati in mare               noi ti preghiamo, Signore

Per i bambini soldato e per quelli kamikaze suicidi per seminare terrore

Per i bambini vittime del turismo sessuale

Per i bambini abusati e per quelli espiantati degli organi

Per i bambini sfruttati per la bramosia del denaro e per quelli abbandonati senza famiglia

Per i bambini profughi vittime della fame e della guerra

Per le donne usate e mercificate

Per le donne private violentemente dei figli e per quelle non rispettate, non amate, uccise con violenza

Per le donne madri e spose di figli e mariti delinquenti

Per le donne succubi di leggi degradanti

Per gli uomini cacciati da casa costretti alla strada e per quelli privati della dignità del lavoro

Per i lavoratori sottopagati e schiavizzati

Per i giovani defraudati della speranza

Per i giovani drogati e alcolizzati

Per i giovani usati come manovalanza dalla malavita

Per i giovani derisi per diversità di genere

Per i profughi annegati nel mare

Per i profughi violentati e uccisi nel viaggio verso la speranza

Per i profughi rinchiusi nei campi di detenzione

Per i carcerati innocenti e per quelli colpevoli e disprezzati

Per gli ex carcerati malvisti e rifiutati

Per i pensionati sotto la soglia di povertà

Per gli anziani abbandonati e soli

Per gli ammalati mercificati e per quelli trascurati e dimenticati

Per gli esclusi che vivono e muoiono per strada

Per gli esclusi costretti a vivere nelle baraccopoli e negli slums del mondo

Per gli esclusi perché disabili o colpiti da malattie mentali

Per gli esclusi per diversità di cultura nazionalità e religione

Per i rom esclusi perché giudicati e approfittatori che vivono di espedienti

Agnello di Dio scartato dagli scribi e dai farisei di ogni tempo                   perdonaci, Signore

Agnello di Dio scartato al confronto con Barabba                                       ascoltaci, Signore

Agnello di Dio scartato tradito e rinnegato dagli amici                                abbi pietà di noi

G: Signore Gesù, tu sei la pietra scartata dai costruttori, che è divenuta testata d’angolo. Facci entrare nella Tua logica, così lontana dalla nostra. Fa’ che sappiamo riconoscerti in tutti i marginali e gli emarginati della società. Aiutaci a credere che Tu davvero hai rovesciato la logica del mondo, “innalzando i poveri dalle immondizie” (1 Sam 2,8). Tu, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Canto finale: Alzerò i miei occhi (M. Frisina)

Alzerò i miei occhi verso i monti il mio aiuto da dove mi verrà?
Il mio aiuto verrà dal Signore che ha fatto il cielo e la terra.

Il Signore è mio aiuto e mia forza, la sua ombra mi proteggerà.

Non farà vacillare il tuo piede, il custode non si addormenterà.
Veglierà su di noi il Signore, mio rifugio e mia difesa.

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