[vc_row_inner css=”%7B%22default%22%3A%7B%22padding-bottom%22%3A%2220px%22%7D%7D”][vc_column_inner][us_btn link=”url:http%3A%2F%2Fwww.testadp.cloud%2Fwp-content%2Fuploads%2F2018%2F07%2Fadorazione-luglio-18.pdf||target:%20_blank|” align=”center” icon=”far|file-pdf” style=”5″ label=”Scarica il pdf” custom_width=”200px” css=”%7B%22default%22%3A%7B%22font-size%22%3A%2216px%22%7D%7D”][/vc_column_inner][/vc_row_inner]a cura delle Figlie della Chiesa (Santa Maria del Silenzio, Roma)
per l’adorazione eucaristica, luglio
Introduzione
La santità è fatta di apertura abituale alla trascendenza, che si esprime nella preghiera e nell’adorazione. Il santo è una persona dallo spirito orante, che ha bisogno di comunicare con Dio. E’ uno che non sopporta di soffocare nell’immanenza chiusa di questo mondo, e in mezzo ai suoi sforzi e al suo donarsi sospira per Dio, esce da sé nella lode e allarga i propri confini nella contemplazione del Signore. La preghiera fiduciosa è una risposta del cuore che si apre a Dio a tu per tu, dove si fanno tacere tutte le voci per ascoltare la soave voce del Signore che risuona nel silenzio. In tale silenzio è possibile discernere, alla luce dello Spirito, le vie di santità che il Signore ci propone. Diversamente, tutte le nostre decisioni potranno essere soltanto “decorazioni” che, invece di esaltare il Vangelo nella nostra vita, lo ricopriranno e lo soffocheranno. Per ogni discepolo è indispensabile stare con il Maestro, ascoltarlo, imparare da Lui, imparare sempre. Se non ascoltiamo, tutte le nostre parole saranno unicamente rumori che non servono a niente.
(Gaudete et Exsultate, 147)
Canone di Taizé
Adoramus te, Domine
Dalla prima Lettera ai Tessalonicesi di S. Paolo apostolo 5, 1-23
Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore. E quando si dirà: «Pace e sicurezza», allora d’improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e nessuno scamperà. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: voi tutti infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobrii. Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano, sono ubriachi di notte. Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della salvezza. Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera ma all’acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. Perciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già fate. Vi preghiamo poi, fratelli, di aver riguardo per quelli che faticano tra di voi, che vi sono preposti nel Signore e vi ammoniscono; trattateli con molto rispetto e carità, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. Vi esortiamo, fratelli: correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti. Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!
Dall’Esortazione Apostolica
Gaudete et Exsultate di Papa Francesco (nn. 153.155-157)
La preghiera, proprio perché si nutre del dono di Dio che si riversa nella nostra vita, dovrebbe essere sempre ricca di memoria. La memoria delle opere di Dio è alla base dell’esperienza dell’alleanza tra Dio e il suo popolo. Se Dio ha voluto entrare nella storia, la preghiera è intessuta di ricordi. Non solo del ricordo della Parola rivelata, bensì anche della propria vita, della vita degli altri, di ciò che il Signore ha fatto nella sua Chiesa. E’ la memoria grata di cui pure parla sant’Ignazio di Loyola nella sua «Contemplazione per raggiungere l’amore», quando ci chiede di riportare alla memoria tutti i benefici che abbiamo ricevuto dal Signore. Guarda la tua storia quando preghi e in essa troverai tanta misericordia. Nello stesso tempo questo alimenterà la tua consapevolezza del fatto che il Signore ti tiene nella sua memoria e non ti dimentica mai. Di conseguenza ha senso chiedergli di illuminare persino i piccoli dettagli della tua esistenza, che a Lui non sfuggono. Se veramente riconosciamo che Dio esiste, non possiamo fare a meno di adorarlo, a volte in un silenzio colmo di ammirazione, o di cantare a Lui con lode festosa. La lettura orante della Parola di Dio, più dolce del miele (cf. Sal 119,103) e «spada a doppio taglio» (Eb 4,12), ci permette di rimanere in ascolto del Maestro affinché sia lampada per i nostri passi, luce sul nostro cammino (cf. Sal 119,105). L’incontro con Gesù nelle Scritture ci conduce all’Eucaristia, dove la stessa Parola raggiunge la sua massima efficacia, perché è presenza reale di Colui che è Parola vivente. Lì l’unico Assoluto riceve la più grande adorazione che si possa dargli in questo mondo, perché è Cristo stesso che si offre. E quando lo riceviamo nella comunione, rinnoviamo la nostra alleanza con Lui e gli permettiamo di realizzare sempre più la sua azione trasformante.
Canto Ti rendo grazie
Rit. Ti rendo grazie con tutto il cuore
hai ascoltato le mie parole
voglio cantare davanti agli angeli
la tua destra mi salverà.
Rendo grazie al tuo nome
per la tua fedeltà e la tua misericordia,
hai reso la tua promessa
più grande di ogni fama.
Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.
hai accresciuto in me la forza.
Ti loderanno, Signore, tutti i re della terra
quando udranno le parole della tua bocca.
Canteranno le vie del Signore
perché grande è la gloria del Signore;
eccelso è il Signore e guarda verso l’umile,
ma al superbo volge lo sguardo da lontano.
Interiorizzazione
Quando pensava alle cose del mondo, provava molto piacere, ma quando stanco le lasciava si trovava vuoto e scontento. Quando pensava di andare a Gerusalemme scalzo, di mangiare solo erbe e di fare tutte le altre cose dure che vedeva che avevano fatto i santi, non solo si consolava quando vi stava pensando ma anche dopo aver lasciato questi pensieri restava contento e allegro.
(dall’Autobiografia, citato da Ricardo Garcia Viloslada, Sant’Ignazio di Loyola, San Paolo, p.193)
Con Esercizi spirituali si intende ogni modo di esaminare la coscienza, meditare, contemplare,
pregare vocalmente e mentalmente e altre operazioni spirituali. Come, infatti, il camminare e il
correre sono esercizi corporali, così si chiamano esercizi spirituali tutti i modi di disporre l’anima
a liberarsi di tutti gli affetti disordinati e, una volta eliminati, a cercare e trovare la volontà divina
nell’organizzazione della propria vita per la salvezza dell’anima.
(Ignazio di Loyola, Esercizi spirituali, prima osservazione introduttiva)
Litanie del Prezioso Sangue
Signore, pietà. Signore, pietà
Cristo, pietà. Cristo, pietà
Signore, pietà. Signore, pietà
Cristo, ascoltaci. Cristo ascoltaci
Cristo, esaudiscici. Cristo, esaudiscici
Padre celeste, Dio, abbi pietà di noi
Figlio redentore del mondo, Dio, abbi pietà di noi
Spirito Santo, Dio, abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio, abbi pietà di noi
Sangue di Cristo, Unigenito dell’eterno Padre, salvaci
Sangue di Cristo, Verbo di Dio incarnato, “
Sangue di Cristo, della nuova ed eterna alleanza, “
Sangue di Cristo, scorrente a terra nell’agonia, “
Sangue di Cristo, profuso nella flagellazione,
Sangue di Cristo, stillante nella coronazione di spine,
Sangue di Cristo, effuso sulla croce,
Sangue di Cristo, prezzo della nostra salvezza,
Sangue di Cristo, senza il quale non vi è perdono,
Sangue di Cristo, nell’Eucaristia bevanda e lavacro delle anime,
Sangue di Cristo, fiume di misericordia,
Sangue di Cristo, vincitore dei demoni,
Sangue di Cristo, fortezza dei martiri,
Sangue di Cristo, vigore dei confessori,
Sangue di Cristo, che fai germogliare i vergini,
Sangue di Cristo, sostegno dei vacillanti,
Sangue di Cristo, sollievo dei sofferenti,
Sangue di Cristo, consolazione nel pianto,
Sangue di Cristo, speranza dei penitenti,
Sangue di Cristo, conforto dei morenti,
Sangue di Cristo, pace e dolcezza dei cuori,
Sangue di Cristo, pegno della vita eterna,
Sangue di Cristo, che liberi le Anime del purgatorio,
Sangue di Cristo, degnissimo di ogni gloria ed onore,
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, esaudiscici, o Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi
Ci hai redenti, o Signore, con il tuo Sangue. E ci hai fatti regno per il nostro Dio
Preghiera di S. Ignazio (dagli Esercizi Spirituali, n. 234)
Prendi, Signore, e ricevi
tutta la mia libertà, a te, Signore, lo ridono;
la mia memoria, tutto è tuo,
la mia intelligenza di tutto disponi
e tutta la mia volontà, secondo la tua volontà:
tutto ciò che ho e possiedo; dammi solo il tuo amore e la tua grazia;
tu me lo hai dato, e questo mi basta. Amen