Il grido dei giusti

[us_btn label=”Scarica il pdf “il grido dei giusti“” link=”url:http%3A%2F%2Fwww.testadp.cloud%2F2019-07-adorazione-eucaristica%2F||target:%20_blank|” style=”5″ align=”center” custom_width=”200px” css=”%7B%22default%22%3A%7B%22font-size%22%3A%2216px%22%7D%7D”][us_separator size=”small”]a cura delle Figlie della Chiesa (Santa Maria del Silenzio, Roma)

per l’adorazione eucaristica, luglio

In un mondo fortemente segnato dall’ingiustizia e dalla cattiva amministrazione della giustizia, preghiamo in questa adorazione perché tutti quelli che amministrano la giustizia operino con integrità, e perché l’ingiustizia che attraversa il mondo non abbia l’ultima parola. Tutti gli uomini sappiano ascoltare il grido dei giusti umiliati e disprezzati qui sulla terra affinché Dio, il Misericordioso, ascolti anche le nostre preghiere.

Canto

Dal Vangelo di Luca 18, 1-8

Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi:  «C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé: Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi». E il Signore soggiunse: «Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui, e li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Canto: Misericordes sicut Pater

Misericordes sicut Pater!                                
Misericordes sicut Pater!

Rendiamo grazie al Padre, perché è buono
in aeternum misericordia eius                                  
ha creato il mondo con sapienza
in aeternum misericordia eius
conduce il Suo popolo nella storia
in aeternum misericordia eius

Chiediamo la pace al Dio di ogni pace
in aeternum misericordia eius
la terra aspetta il vangelo del Regno                                  
in aeternum misericordia eius
grazia e gioia a chi ama e perdona
in aeternum misericordia eius

Udienza all’Associazione Nazionale Magistrati, 09.02.2019 di Papa Francesco

Viviamo in un contesto attraversato da tensioni e lacerazioni, che rischiano di indebolire la tenuta stessa del tessuto sociale e affievoliscono la coscienza civica di tanti, con un ripiegamento nel privato che spesso genera disinteresse e diventa terreno di coltura dell’illegalità. La rivendicazione di una molteplicità di diritti, fino a quelli di terza e quarta generazione connessi alle nuove tecnologie, si affianca spesso a una scarsa percezione dei propri doveri e a una diffusa insensibilità per i diritti primari di molti, persino di moltitudini di persone. Per questi motivi, va riaffermato con costanza e determinazione, negli atteggiamenti e nelle prassi, il valore primario della giustizia, indispensabile per il corretto funzionamento di ogni ambito della vita pubblica e perché ognuno possa condurre una vita serena.

La tradizione filosofica presenta la giustizia come una virtù cardinale, e la virtù cardinale per eccellenza, perché alla sua realizzazione concorrono anche le altre: la prudenza, che aiuta ad applicare i principi generali di giustizia alle situazioni specifiche; la fortezza e la temperanza, che ne perfezionano il conseguimento. La giustizia è dunque una virtù, cioè un abito interno del soggetto: non un vestito occasionale o da indossare per le feste, ma un abito che va portato sempre addosso, perché ti riveste e ti avvolge, influenzando non solo le scelte concrete, ma anche le intenzioni e i propositi. Ed è virtù cardinale, perché indica la giusta direzione e, come un cardine, è punto di appoggio e di snodo. Senza giustizia tutta la vita sociale rimane inceppata, come una porta che non può più aprirsi, o finisce per stridere e cigolare, in un movimento farraginoso.

Proprio i tempi e i modi in cui la giustizia viene amministrata toccano la carne viva delle persone, soprattutto di quelle più indigenti, e lasciano in essa segni di sollievo e consolazione, oppure ferite di oblio e di discriminazione. Pertanto, nel vostro prezioso compito di discernimento e di giudizio, cercate sempre di rispettare la dignità di ogni persona, «senza discriminazioni e pregiudizi di sesso, di cultura, di ideologia, di razza, di religione» (Statuto, art. 9). Il vostro sguardo su quanti siete chiamati a giudicare sia sempre uno sguardo di bontà. «La misericordia infatti ha sempre la meglio nel giudizio» (Lettera di Giacomo 2,13), ci insegna la Bibbia, ricordandoci che uno sguardo attento alla persona e alle sue esigenze riesce a coglierela verità in modo ancora più autentico.La giustizia che amministrate diventi sempre più “inclusiva”, attenta agli ultimi e alla loro integrazione: infatti, dovendo dare ad ognuno quanto gli spetta, non può dimenticare l’estrema debolezza che riveste la vita di tanti e ne influenza le scelte.

Silenzio

Canto: Preghiera semplice

Signor fammi strumento di tua pace,
e dove è l’odio fa che porti amore;
dov’è discordia che porti l’unione
e dov’è dubbio fede in te.

Dove si piange porti la speranza
dov’è tristezza fa’ che rechi gioia
e dove son le tenebre la luce,
dov’è errore la tua verità.

Fa’ che comprenda più che sia compreso
consoli più che esser consolato
che non ricerchi tanto esser amato
ma d’amare con gioia tutti in te.

Che sappia mio Signor sempre donare
perché donando altrui che si riceve
e perdonando che si è perdonati
e morendo si ottien l’eternità.

Interiorizzazione

Ritornello cantato: Christe, eleison

O Cristo,
la tua passione è anche passione dell’umanità:
è la fame degli affamati, la sete degli assetati.

O Cristo,
la tua passione è presente nella storia:
è l’oppressione dei poveri, l’agonia dei morenti.

O Cristo,
la tua passione è vissuta in noi e in ogni creatura:
è gemito e sofferenza in attesa della redenzione.

O Cristo,
la tua passione è nel grido di chi subisce ingiustizia:
il silenzio di chi non ha voce, lo sguardo fisso di chi non può difendersi.

Preghiera

Signore nostro Padre, tuo Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, ha portato le sofferenze dei disprezzati, degli oppressi e dei perseguitati: perdona la nostra durezza di cuore e donaci la forza di una vera conversione, perché egli è morto per tutti gli uomini e ora è il Vivente per i secoli dei secoli.

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