
“Andate e predicate”
Per i movimenti e i gruppi ecclesiali
G: Vogliamo pregare secondo l’intenzione di papa Francesco per il mese di maggio, affinché i movimenti e i gruppi ecclesiali riscoprano ogni giorno la loro missione evangelizzatrice, mettendo i propri carismi al servizio delle necessità del mondo. Ci mettiamo per questo alla presenza del Signore:
Canto di esposizione: Pane di vita nuova (M. Frisina)
Pane di vita nuova, vero cibo dato agli uomini,
nutrimento che sostiene il mondo, dono splendido di grazia.
Tu sei sublime frutto di quell’albero di vita
che Adamo non poté toccare: ora è in Cristo a noi donato.
Pane della vita, Sangue di salvezza,
vero corpo, vera bevanda, cibo di grazia per il mondo.
Sei l’Agnello immolato nel cui Sangue è la salvezza,
memoriale della vera Pasqua della nuova Alleanza.
Manna che nel deserto nutri il popolo in cammino,
sei sostegno e forza nella prova per la Chiesa in mezzo al mondo.
Dal Vangelo secondo Marco (16,14-20)
Gesù apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. Gesù disse loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno. Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano.
LA MISSIONE EVANGELIZZATRICE SI FONDA NEL BATTESIMO
«L’amore del Cristo ci possiede» (2 Cor 5,14)
Ricevendo la fede e il battesimo, noi cristiani accogliamo l’azione dello Spirito Santo che conduce a confessare Gesù Cristo come Figlio di Dio e a chiamare Dio “Abbà”, Padre. Tutti i battezzati e le battezzate siamo chiamati a vivere e trasmettere la comunione con la Trinità, poiché l’evangelizzazione è un appello alla partecipazione della comunione trinitaria.
(Documento finale di Aparecida, n. 157).
Noi dobbiamo capire che l’evangelizzazione è un mandato che viene dal Battesimo; il Battesimo che ci fa insieme sacerdoti, nel sacerdozio di Cristo: il popolo sacerdotale. E non dobbiamo aspettare che venga il sacerdote, il prete a evangelizzare, il missionario… Sì, questo lo fanno molto bene, ma chi ha il Battesimo ha il compito di evangelizzare. Laici, uomini e donne, giovani e anziani, impegnati a vivere e testimoniare il Vangelo nelle realtà ordinarie della vita, nel vostro lavoro, in tanti contesti diversi – educativi, di impegno sociale, e così via, nella strada, nei terminali delle ferrovie, lì stavate tutti voi –: questo è il vasto campo del vostro apostolato, è la vostra evangelizzazione.
(Papa Francesco, Discorso ai partecipanti all’incontro delle associazioni di fedeli,
movimenti ecclesiali, nuove comunità, 16 settembre 2021)
L’EVANGELIZZAZIONE COMINCIA DALL’INTERNO DELLA CHIESA
«Coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e circa tremila si unirono ad essi . . .
E il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati» (At 2, 41.47)
Evangelizzatrice, la Chiesa comincia con l’evangelizzare se stessa. Comunità di credenti, comunità di speranza vissuta e partecipata, comunità d’amore fraterno, essa ha bisogno di ascoltare di continuo ciò che deve credere, le ragioni della sua speranza, il comandamento nuovo dell’amore. Popolo di Dio immerso nel mondo, e spesso tentato dagli idoli, essa ha sempre bisogno di sentir proclamare «le grandi opere di Dio», che l’hanno convertita al Signore, e d’essere nuovamente convocata e riunita da lui. Ciò vuol dire, in una parola, che essa ha sempre bisogno d’essere evangelizzata, se vuol conservare freschezza, slancio e forza per annunziare il Vangelo.
(Paolo VI, Evangelii nuntiandi, 15)
G: Cantiamo il ritornello: Cambia il cuore mio, fai che sia sincer. Cambia il cuore mio che sia come Te. Tu sei il vasaio, l’argilla io. Di modellarmi io ti prego, o Dio.
Decisivo è evangelizzare il cuore, le nostre zolle di du¬rezza, le intolleranze, le linee oscure, le maschere vuote. Io evangelizzo il mio intimo quando a un sentimento dico: tu sei secondo Cristo, e ti accolgo, anzi ti benedico; a un altro invece dico: tu non sei secondo Cristo e non ti accolgo, non ti do la mia casa, non ti la¬scio sedere sul trono del mio cuore.
Evangelizzare significa por¬tare un messaggio felice. E il messaggio felice è anche questo: la grande libertà. Via le sovrastrutture, i pa¬ludamenti, via gli apparati, le disquisizioni sottili e vuo¬te, le tradizioni, le costru¬zioni fastose, vai al cuore. E libero e nuovo ritorna il Vangelo, liberante e nuovo,
sempre.
(Da un’omelia di E. Ronchi)
L’EVANGELIZZAZIONE È POSSIBILE SOLO NELLO SPIRITO SANTO
«La fede dipende dunque dalla predicazione e la predicazione a sua volta si attua
per la parola di Cristo». (Rm 10,17)
L’evangelizzazione non sarà mai possibile senza l’azione dello Spirito Santo. Lo Spirito è l’anima di questa Chiesa. È lui che spiega ai fedeli il significato profondo dell’insegnamento di Gesù e del suo mistero. È lui che, oggi come agli inizi della Chiesa, opera in ogni evangelizzatore che si lasci possedere e condurre da lui, che gli suggerisce le parole che da solo non saprebbe trovare, predisponendo nello stesso tempo l’animo di chi ascolta perché sia aperto ad accogliere la Buona Novella e il Regno annunziato.
Le tecniche dell’evangelizzazione sono buone, ma neppure le più perfette tra di esse potrebbero sostituire l’azione discreta dello Spirito. Anche la preparazione più raffinata dell’evangelizzatore, non opera nulla senza di lui. Senza di lui la dialettica più convincente è impotente sullo spirito degli uomini. Senza di lui, i più elaborati schemi a base sociologica, o psicologica, si rivelano vuoti e privi di valore.
(Paolo VI, Evangelii nuntiandi, 75)
G: Invochiamo lo Spirito Santo, convinti che senza di Lui nessuna evangelizzazione è possibile.
Rit. cantato: Vieni, Santo Spirito di Dio, come vento soffia sulla Chiesa! Vieni come fuoco, ardi in noi e con te saremo veri testimoni di Gesù.
- Lo invochiamo sui predicatori, perché non annuncino se stessi, ma Cristo Signore: Rit.
- Lo invochiamo su tutti i battezzati, perché riscoprano la loro missione evangelizzatrice: Rit.
- Lo invochiamo sui diversi movimenti e gruppi ecclesiali, perché ciascuno ponga i carismi ricevuti al servizio di tutta la Chiesa: Rit.
- Lo invochiamo su tutta la Chiesa, perché viva in una continua conversione, nell’ascolto della Parola di Dio: Rit.
- Lo invochiamo su ciascuno di noi, perché, umilmente, sappia rendere ragione della fede che abita il suo cuore: Rit.
Canto finale: Come Tu mi vuoi
Eccomi Signor, vengo a Te mio re, che si compia in me la tua volontà.
Eccomi Signor vengo a Te mio Dio, plasma il cuore mio e di te vivrò.
Se Tu lo vuoi Signore manda me e il Tuo nome annuncerò.
Come Tu mi vuoi io sarò, dove Tu mi vuoi io andrò,
questa vita io voglio donarla a Te, per dar gloria al tuo nome mio Re.
Come Tu mi vuoi io sarò, dove Tu mi vuoi io andrò,
se mi guida il Tuo amore paura non ho, per sempre io sarò, come Tu mi vuoi.
Eccomi signor, vengo a Te mio re, che si compia in me la tua volontà.
Eccomi Signor vengo a Te mio Dio, plasma il cuore mio e di te vivrò.
Tra le Tue mani mai più vacillerò e strumento Tuo sarò.