Canto di esposizione: Degno sei Signor (RnS)
Degno sei Signor di gloria (4 v)
Degno sei Signor di lode (4 v)
Degno sei Signor di onore (4 v)
Degno sei Signor di potenza (4 v)
Dal vangelo secondo Matteo (18, 6-10)
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
PRIMO MOMENTO:
Chiediamo perdono e invochiamo la forza dello Spirito
“È imprescindibile che come Chiesa possiamo riconoscere e condannare con dolore e vergogna le atrocità commesse da persone consacrate, chierici, e anche da tutti coloro che avevano la missione di vigilare e proteggere i più vulnerabili. Chiediamo perdono per i peccati propri e altrui. La coscienza del peccato ci aiuta a riconoscere gli errori, i delitti e le ferite procurate nel passato e ci permette di aprirci e impegnarci maggiormente nel presente in un cammino di rinnovata conversione” (Papa Francesco, Lettera al popolo di Dio, 2018).
G: Accogliendo questo invito del Santo Padre a implorare il perdono, preghiamo: Kyrie eleison (in canto)
• Ti chiediamo perdono, Signore, per tutti quei membri della comunità ecclesiale che hanno compiuto abusi fisici, sessuali, emotivi o psicologici nei confronti dei bambini o delle persone più piccole e fragili: Kyrie eleison
• Ti chiediamo perdono, Signore, per tutti quei membri della comunità ecclesiale che hanno commesso abusi di potere, di fiducia, di ruolo e di coscienza, forse meno visibili dall’esterno, ma non meno dolorosi e colpevoli: Kyrie eleison
• Ti chiediamo perdono, Signore, per quanti hanno coperto con la loro omertà e le loro omissioni situazioni pericolose, gravi, o rischiose, per paura, o per la falsa convinzione di voler evitare la diffusione di scandali: Kyrie eleison
• Ti chiediamo perdono, Signore, per tutte le volte che siamo stati complici dell’indifferenza, pensando che i peccati della tua Chiesa non ci riguardassero da vicino. Ci siamo sentiti giusti e non abbiamo saputo farci carico dei nostri fratelli con la preghiera, la penitenza e la riparazione: Kyrie eleison
G: Preghiamo insieme:
Trinità Santa, fonte di comunione e di tenerezza, aiutaci a spezzare le catene della violenza e della colpa, squarcia i nostri silenzi e facci ascoltare le grida di dolore delle vittime di abusi e delle loro famiglie, aiutaci ad accompagnarli facendo verità fino in fondo nel cammino della giustizia e della riparazione, affinché anche dal buio della terra, minacciata dal peccato, ma avvolta dalla luce della Pasqua, germoglino semi di guarigione e di rinascita. Perché la vita del Regno si manifesti in noi. Amen. (Servizio nazionale CEI per la tutela dei minori)
(silenzio)
L: Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce (1 Pt 2,24)
La croce di Gesù è la cattedra silenziosa di Dio. Guardiamo ogni giorno le sue piaghe. In quei fori riconosciamo il nostro vuoto, le nostre mancanze, le ferite del peccato. Le sue piaghe sono aperte per noi e da quelle piaghe siamo stati guariti. (Tweet Papa Francesco 2 aprile 2021)
G: Contempliamo silenziosamente dentro di noi le piaghe del Cristo crocifisso: Lui ha preso in se stesso anche le ferite del peccato di tutta la sua Chiesa. Invochiamo per noi e per tutti la guarigione attraverso il Suo Spirito d’amore e di misericordia.
(Dopo un lungo momento di silenzio, cantiamo invocando insieme lo Spirito Santo sulle piaghe che il nostro peccato ha aperto nel Corpo ecclesiale. Ritornello di Taizè da ripetere: Tu sei sorgente viva, sei fuoco, sei carità, vieni Spirito Santo, vieni Spirito Santo).
SECONDO MOMENTO:
Riconosciamo la necessità della nostra conversione e del nostro coinvolgimento
Dalla prima lettera ai Corinzi (1 Cor 12, 26-27)
Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra.
«È necessario che ciascun battezzato si senta coinvolto nella trasformazione ecclesiale e sociale di cui tanto abbiamo bisogno. Tale trasformazione esige la conversione personale e comunitaria e ci porta a guardare nella stessa direzione dove guarda il Signore. È impossibile immaginare una conversione dell’agire ecclesiale senza la partecipazione attiva di tutte le componenti del Popolo di Dio. Di più: ogni volta che abbiamo cercato di soppiantare, mettere a tacere, ignorare, ridurre a piccole élites il Popolo di Dio abbiamo costruito comunità, programmi, scelte teologiche, spiritualità e strutture senza radici, senza memoria, senza volto, senza corpo, in definitiva senza vita. Ciò si manifesta con chiarezza in un modo anomalo di intendere l’autorità nella Chiesa – molto comune in numerose comunità nelle quali si sono verificati comportamenti di abuso sessuale, di potere e di coscienza – quale è il clericalismo, quell’atteggiamento che «non solo annulla la personalità dei cristiani, ma tende anche a sminuire e a sottovalutare la grazia battesimale che lo Spirito Santo ha posto nel cuore della nostra gente». Il clericalismo, favorito sia dagli stessi sacerdoti sia dai laici, genera una scissione nel corpo ecclesiale che fomenta e aiuta a perpetuare molti dei mali che oggi denunciamo. Dire no all’abuso significa dire con forza no a qualsiasi forma di clericalismo». (Papa Francesco, Lettera al popolo di Dio, 2018).
(silenzio)
G: Ci rivolgiamo insieme al Padre della misericordia: Padre nostro…
G: Accogli o Padre queste suppliche, aiuta quanti soffrono e rendici capaci di compiere gesti tangibili di giustizia e di riparazione, confidando nella tua misericordia, rivelata a noi da tuo Figlio Gesù Cristo che vive e regna con te, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Canto di reposizione: Sotto l’ombra delle tue ali
Sotto l’ombra delle ali tue viviam sicuri.
Alla tua presenza noi darem: gloria, gloria, gloria a te o Re.
In te dimoriamo in armonia e t’adoriamo.
Voci unite insieme per cantar: degno, degno, degno sei Signor.
Cuore a cuore uniti nel tuo amor siam puri agli occhi tuoi.
Come una colomba ci leviam: santo, santo, santo sei Signor.