[vc_row_inner css=”%7B%22default%22%3A%7B%22padding-bottom%22%3A%2220px%22%7D%7D”][vc_column_inner][us_btn label=”Scarica il pdf” link=”url:http%3A%2F%2Fwww.testadp.cloud%2Fwp-content%2Fuploads%2F2018%2F12%2F2019-01-adorazione-gennaio.pdf||target:%20_blank|” style=”5″ align=”center” icon=”far|file-pdf” custom_width=”200px” css=”%7B%22default%22%3A%7B%22font-size%22%3A%2216px%22%7D%7D”][/vc_column_inner][/vc_row_inner]a cura delle Figlie della Chiesa (Santa Maria del Silenzio, Roma)
per l’adorazione eucaristica, gennaio
Maria è Madre di Dio ed è così partecipe del progetto di salvezza di Dio Padre. Come è stato possibile realizzare questo grande mistero? Con un semplice sì pronunciato da una semplice ragazza, Maria di Nazareth. Maria entra nel vortice d’amore della Trinità attraverso un sì. Preghiamo in questa adorazione secondo l’ intenzione del Santo Padre, perchè tanti giovani, specialmente quelli dell’America Latina, seguendo l’esempio di Maria, rispondano alla chiamata del Signore per comunicare al mondo la gioia del Vangelo, Gesù, Figlio di Dio, Verbo che si fa Pane
Canto Verbum Caro
Prima del tempo,
prima ancora che la terra
cominciasse a vivere,
il verbo era presso Dio.
Venne nel mondo,
e per non abbandonarci
in questo viaggio ci lasciò,
tutto sé stesso come pane.
Verbum caro factum est
Verbum panis factum est
Verbum caro factum est
Verbum panis factum est.
Qui spezzi ancora il pane
in mezzo a noi
e chiunque mangerà
non avrà più fame.
Qui vive la tua Chiesa
intorno a te,
dove ognuno troverà
la sua vera casa.
Verbum caro factum est…
Dal Vangelo secondo Luca 1, 30-38
L’angelo (disse a Maria) le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei.
Dall’Omelia di Papa Francesco 1° gennaio 2018
L’anno si apre nel nome della Madre di Dio. Madre di Dio è il titolo più importante della Madonna. Ma una domanda potrebbe sorgere: perché diciamo Madre di Dio e non Madre di Gesù? Alcuni, in passato, chiesero di limitarsi a questo, ma la Chiesa ha affermato: Maria è Madre di Dio. Dobbiamo essere grati perché in queste parole è racchiusa una verità splendida su Dio e su di noi. E cioè che, da quando il Signore si è incarnato in Maria, da allora e per sempre, porta la nostra umanità attaccata addosso. Non c’è più Dio senza uomo: la carne che Gesù ha preso dalla Madre è sua anche ora e lo sarà per sempre. Dire Madre di Dio ci ricorda questo: Dio è vicino all’umanità come un bimbo alla madre che lo porta in grembo.
La parola madre (mater), rimanda anche alla parola materia. Nella sua Madre, il Dio del cielo, il Dio infinito si è fatto piccolo, si è fatto materia, per essere non solo con noi, ma anche come noi. Ecco il miracolo, ecco la novità: l’uomo non è più solo; mai più orfano, è per sempre figlio. L’anno si apre con questa novità. E noi la proclamiamo così, dicendo: Madre di Dio! È la gioia di sapere che la nostra solitudine è vinta. È la bellezza di saperci figli amati, di sapere che questa nostra infanzia non ci potrà mai essere tolta. È specchiarci nel Dio fragile e bambino in braccio alla Madre e vedere che l’umanità è cara e sacra al Signore.
Canone di Taize
Magnificat, magnificat, magnificat
anima mea Dominum,
magnificat, magnifica magnificat
anima mea.
Interiorizzazione
Omelia di Papa Francesco
La devozione a Maria non è galateo spirituale, è un’esigenza della vita cristiana. Guardando alla Madre siamo incoraggiati a lasciare tante zavorre inutili e a ritrovare ciò che conta. Il dono della Madre, il dono di ogni madre e di ogni donna è tanto prezioso per la Chiesa, che è madre e donna. E mentre l’uomo spesso astrae, afferma e impone idee, la donna, la madre, sa custodire, collegare nel cuore, vivificare. Perché la fede non si riduca solo a idea o a dottrina, abbiamo bisogno, tutti, di un cuore di madre, che sappia custodire la tenerezza di Dio e ascoltare i palpiti dell’uomo. La Madre, firma d’autore di Dio sull’umanità, custodisca quest’anno e porti la pace di suo Figlio nei cuori, nei nostri cuori, e nel mondo. E come figli, semplicemente, vi invito a salutarla oggi con il saluto dei cristiani di Efeso: “Santa Madre di Dio!”.
Invocazioni e Canto: O, o, o, adoramus te Domine
Oh Gesù dono Eucaristico del Padre, dono Trinitario, Pane d’Amore nel quale la Divinità si fa nostro cibo, fa che ti accogliamo nella nostra vita.
Oh Gesù, vieni a trasformarci in Te, vieni a nutrirci di Te, vieni a trasformarci da peccatori, da tue povere creature, in missionari del Tuo Amore.
Oh Maria donna orante, aiutaci a rendere più umile, più sincera la nostra preghiera; aiutaci ad eliminare ogni falsità, ogni ipocrisia, per essere veri davanti a Dio il Tuo Figlio!
Santa Maria del “sì”, fa che i giovani di tutto il mondo e in speciale modo i giovani dell’America Latina posano seguire il tuo esempio e in tanti, possano rispondere alla chiamata del tuo Figlio.
Gesù, Figlio di Maria, fa che tanti giovani possano scoprire la bellezza e la gioia del Vangelo e attratti da te, possano annunciare il Vangelo con la vita semplice e coerente.
Preghiamo: O Sacro Convito, di Gesù Cristo ci nutri; sei viva memoria della sua passione, alle nostre anime doni la vita divina e il pegno della vita futura.
(S. Tommaso d’Aquino)