Si alzò e andò in fretta

[vc_row_inner css=”%7B%22default%22%3A%7B%22padding-bottom%22%3A%2220px%22%7D%7D”][vc_column_inner][us_btn link=”url:http%3A%2F%2Fwww.testadp.cloud%2Fwp-content%2Fuploads%2F2018%2F07%2Fadorazione-agosto-2018.pdf||target:%20_blank|” align=”center” icon=”far|file-pdf” style=”5″ label=”Scarica il pdf” custom_width=”200px” css=”%7B%22default%22%3A%7B%22font-size%22%3A%2216px%22%7D%7D”][/vc_column_inner][/vc_row_inner]a cura delle Figlie della Chiesa (Santa Maria del Silenzio, Roma)

per l’adorazione eucaristica, agosto

 

Introduzione

Maria è il prototipo della Chiesa. Grazie al suo sì ella ha generato Cristo, il Dio con-noi, rendendo possibile, già su questa terra, la comunione piena tra Dio e l’uomo. Così anche la Chiesa, nell’obbedienza alla fede, è segno vivo della presenza di Dio nel mondo e lo offre attraverso la Parola e i sacramenti. Maria è il prototipo del credente. Anche lei ha camminato nell’oscurità della fede di cui il sì pronunciato all’Annunciazione non segnava che l’inizio. In questo sta la sua beatitudine ed è per questo che è benedetta. Ha lasciato spazio a Dio in sé e, stupita per questo mistero che prendeva carne nel suo grembo, avvolta dall’ombra dello Spirito Santo, non ha saputo che intonare il meraviglioso cantico del Magnificat.

 

Canto: Ave Maria (Balduzzi)

Rit.      Ave Maria, Ave!

Donna dell’attesa e Madre di speranza, ora pro nobis!

Donna del sorriso e Madre del silenzio, ora pro nobis!

Donna di frontiera e Madre dell’ardore, ora pro nobis!

Donna del riposo e Madre del sentiero, ora pro nobis!

Donna del deserto e Madre del respiro, ora pro nobis!

Donna della sera e Madre del ricordo, ora pro nobis!

Donna del presente e Madre del ritorno, ora pro nobis!

Donna della terra e Madre dell’amore, ora pro nobis!

Dal Vangelo secondo Luca: (Lc 1, 39-56)

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse:

«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

 

Omelia di Bendetto XVI per la festa dell’assunta 15 Agosto 2009

 

La tappa ultima del pellegrinaggio terreno della Madre di Dio ci invita a guardare al modo in cui Ella ha percorso il suo cammino verso la meta dell’eternità gloriosa. Nel brano del Vangelo appena proclamato, san Luca racconta che Maria, dopo l’annuncio dell’Angelo, “si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa” per fare visita ad Elisabetta (Lc 1, 39). L’evangelista vuole così sottolineare che per Maria seguire la propria vocazione, nella docilità allo Spirito di Dio, che ha operato in Lei l’incarnazione del Verbo, significa percorrere una nuova strada ed intraprendere subito un cammino fuori della propria casa, lasciandosi condurre solamente da Dio. Sant’Ambrogio, commentando la fretta di Maria, afferma: “la grazia dello Spirito Santo non comporta lentezze” (Expos. Evang. sec. Lucam, II, 19: PL 15,1560). La vita della Madonna è condotta da un Altro – “Ecco la serva del Signore: avvenga in me secondo la tua parola” (Lc 1,38) – è modellata dallo Spirito Santo, è segnata da eventi ed incontri, come quello con Elisabetta, ma soprattutto dalla particolarissima relazione con il suo figlio Gesù. E’ un cammino nel quale Maria, serbando e meditando nel cuore gli avvenimenti della propria esistenza, scorge in essi in modo sempre più profondo il misterioso disegno di Dio Padre, per la salvezza del mondo […] L’Assunzione ci ricorda che la vita di Maria, come quella di ogni cristiano, è un cammino alla sequela di Gesù, un cammino che ha una meta ben precisa, un futuro già tracciato: la vittoria definitiva sul peccato e sulla morte e la comunione piena con Dio, perché il Padre “ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli in Cristo Gesù” (Ef 2,6). Vuol dire che col Battesimo siamo fondamentalmente già risuscitati e siediamo nei Cieli in Cristo Gesù e dobbiamo raggiungere esteriormente quanto già iniziato e realizzato nel Battesimo. Certo in noi l’unione con Cristo, la risurrezione, è incompiuta, ma per Maria è compiuta, nonostante il cammino che anche Lei ha dovuto fare. Ella è entrata nella pienezza dell’unione con Dio, con il suo Figlio e ci attira e ci accompagna nel nostro cammino.

 

Canto: Salve, dolce Vergine (Frisina)

  1. Salve, o dolce Vergine

salve, o dolce Madre

in te esulta tutta la Terra

e i cori degli angeli.

 

  1. Tempio santo del Signore,

gloria delle vergini,

tu giardino del Paradiso,

soavissimo fiore.

 

  1. Tu sei trono altissimo,

tu altar purissimo,

in te esulta, o piena di grazia,

tutta la Creazione.

 

  1. Paradiso mistico,

fonte sigillata,

il Signore in te germoglia,

l’albero della Vita.

 

 

  1. O sovrana semplice,

o Potente umile,

apri a noi le porte del Cielo,

dona a noi la Luce.

 

Interiorizzazione

 

1L. In questa donna, sfolgorante di luce, i Padri della Chiesa hanno riconosciuto Maria. Nel suo trionfo il popolo cristiano pellegrino nella storia intravede il compimento delle sue attese e il segno certo della sua speranza.

 

2L. Maria è esempio e sostegno per tutti i credenti: ci incoraggia a non perderci di fiducia dinanzi alle difficoltà e agli inevitabili problemi di tutti i giorni. Ci assicura il suo aiuto e ci ricorda che l’essenziale è cercare e pensare “alle cose di lassù, non a quelle della terra”.

 

1L. Presi dalle occupazioni quotidiane rischiamo infatti di ritenere che sia qui, in questo mondo nel quale siamo solo di passaggio, lo scopo ultimo dell’umana esistenza. Invece è il Paradiso la vera meta del nostro pellegrinaggio terreno.

 

2L. Quanto diverse diventeranno le nostre giornate se ad animarle sarà questa prospettiva! Così è stato per i santi. Le loro esistenze testimoniano che quando si vive con il cuore rivolto a Dio, le realtà terrene sono vissute nel loro giusto valore perché ad illuminarle è la verità eterna dell’amore divino.

 

Tutti

Dal Salmo 45 (44) 

Rit. Risplende la regina, Signore, alla tua destra.


Figlie di re fra le tue predilette;
alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.

Il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

Dietro a lei le vergini, sue compagne,
condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.

 

SANTA MADRE DEL REDENTORE

O Santa Madre del Redentore, porta dei cieli, stella del mare,

soccorri il tuo popolo che anela a risorgere.

Tu che accogliendo il saluto dell’angelo,

nello stupore di tutto il creato,

hai generato il tuo Creatore madre sempre vergine,

pietà di noi peccatori.

Lascia un tuo commento

    accettazione privacy

    Nostri periodici

    Per la preghiera, per la formazione spirituale e per l’Apostolato

    Libreria ONLINE AdP

    Per la preghiera, per la formazione spirituale e per l’Apostolato